Io vi vedo! – Testo di Cante Skuye

Oh! Fortunati coloro che vivranno fra un secolo.
Io vi vedo!
In una società post-tecnologica sarete liberi dalla schiavitù delle macchine e delle onde elettromagnetiche, liberi dai muri di qualsiasi tipo, liberi dalle guerre e dalla schiavitù, dalla fame nel mondo e dalla depressione sia personale che sociale.
Comanderete tutto con la forza del pensiero, l’evoluzione ormai è questa, a questo sarete destinati.
Dovrete continuamente andare in palestra per tenere allenato il fisico, farete tutto con la mente.
Spostare massi, costruire case, strade, ponti, amare a distanza.
Ma soprattutto la vostra mente sarà così evoluta che capirete finalmente l’importanza vera di un Mondo Nuovo.
Nuove aspettative, nuove ambizioni, nuove mete, nuove meditazioni.
Tutto quello che ci sarà di nuovo sarà così esageratamente straordinario da riempire la vostra vita per sempre, liberandovi così anche dall’ultima catena che vi costringe, il desiderio di possedere.
La straordinaria novità sarà così bella che non vedrete l’ora di raccontarla ai vostri figli e ai figli dei vostri figli.
Che a loro volta lo racconteranno ai loro figli e ai figli dei loro figli.
Questo grande regalo che conquisterà l’umanità si chiamerà CONSAPEVOLEZZA.
E i regali che vi darà saranno sotto ai vostri occhi tutti i giorni.
I frutti della terra, saranno finalmente apprezzati come il grande regalo dell’universo intero.
Questo sarà il grande salto dell’umanità.
Fortunati voi che vivrete questo momento!
Ogni giorno ringrazierete il sole che si alza all’orizzonte e amerete i frutti della Terra, considerata Madre da voi tutti, perché tale è.
Vi si paleserà un Mondo Nuovo che c’è sempre stato, era già sotto i vostri occhi, ma non lo vedevate.
L’Uomo Nuovo vedrà tutte queste cose.
Fortunati coloro che vivranno fra un secolo!
*

CS  aprile 5, 2015

Titolo liberamente attribuito in data odierna.

 

Titolo liberamente attribuito i data odierna
(il testo era originariamente senza titolo)

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Pubblicato da Rita Stanzione

L'arte apre scenari illuminanti, ci porta in uno spazio difficilmente sondabile con altri mezzi. La poesia, segno che s'imprime, è una delle porte per le profondità. Permette di osservare e raccontare in un modo speciale il mondo che ci contiene e il mondo che portiamo dentro. Ho alla base una formazione pedagogica, completata da studi in campo scientifico: dall'homo educandus sono passata alla botanica, all'entomologia, alla meraviglia della vita che scorre "silenziosa" nella cellula. E ho colto in ogni essenza la stessa ordinata magia e lo stesso caos di energia che ubbidisce al disegno della natura. Il mistero del flusso instancabile, l'istinto e l'aderenza allo stesso progetto , lo sboccio e lo sfiorire, il ritorno. Avrei potuto essere aria e permeare ogni oggetto; non potendo, lo rielaboro dai sensi e dalla scrittura, non trascurando elementi fantastici; poesia per me è anche osare e sperimentare nuove forme per dare spazio al pensiero. Ringrazio il poeta Flavio Rapetti (Cante Skuye) per la stima e per l'invito a far parte del bellissimo blog da lui creato. "Come l'acqua sui sassi" nome che scolpisce, piano e costante, instancabile. Sentito. Ringrazio inoltre tutti i lettori.

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