Schemi

Sento già le voci della normalità
Che dicono le verità retoriche del mondo
Sono verità d’abitudine ma non di pensiero

Sento le grida di chi sta in fondo al mucchio
Che urlano verità che nessuno sente al mondo
Sono verità che segnano cambiamenti di pensiero

Io le sento, ma il mondo non ci vuole far caso
Troppo abituato all’abitudine
Di chi non vuol farci più caso
Troppo difficile pensare con il pensiero nuovo
Di chi le abitudini vuol cambiare.

Sento il rumore della folla comune
Che corre senza fermarsi mai per non si sa dove
La meta è ormai offuscata dal tempo che li logora

Sento una musica leggera uscire dalla folla
Che suona melodie nuove ove l’acuto udito
Percepisce e non confonde nel frastuono

Io la sento, ma il mondo gira indifferente ancora
Nel suo perpetuo moto
Di chi non sa farci più caso
Infondo anche lui non riuscirebbe a far contraria
La sua perpetua abitudine.

Sento già l’amore e il chi di lui
Ne sa dare spiegazioni erranti e vaghe
Peccando e appiattendo di presunzione acuta

Sento l’amore ch’è indispensabile
E che altra spiegazione rimane futile e leggera
Profondo di vita intensa che a schemi di vita non pensa.

Gianluca Rajan Rapetti

08/11/2011

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