Colori d’interni

Gala di sole
suona strane corde
Non già non già
il fuori gracida silenzio:
per quegli attimi di intonaci rossi
galleggio nel tepore, nello stagno

Quanto! il sospeso
mi dà brio di fronda
sotto l’ombra di cime
nel sentire il nervo preciso
che m’innesta, da un capo all’altro
di un crinale d’amnio
Ovattato cingolo delle ossa
verso la sera
alleggerendo veli di paure
per quel che non è stato
mentre col viola
cominciano le stelle

Rita Stanzione

COLORI D'interni
Opera di Gioni David Parra

Pubblicato da Rita Stanzione

L'arte apre scenari illuminanti, ci porta in uno spazio difficilmente sondabile con altri mezzi. La poesia, segno che s'imprime, è una delle porte per le profondità. Permette di osservare e raccontare in un modo speciale il mondo che ci contiene e il mondo che portiamo dentro. Ho alla base una formazione pedagogica, completata da studi in campo scientifico: dall'homo educandus sono passata alla botanica, all'entomologia, alla meraviglia della vita che scorre "silenziosa" nella cellula. E ho colto in ogni essenza la stessa ordinata magia e lo stesso caos di energia che ubbidisce al disegno della natura. Il mistero del flusso instancabile, l'istinto e l'aderenza allo stesso progetto , lo sboccio e lo sfiorire, il ritorno. Avrei potuto essere aria e permeare ogni oggetto; non potendo, lo rielaboro dai sensi e dalla scrittura, non trascurando elementi fantastici; poesia per me è anche osare e sperimentare nuove forme per dare spazio al pensiero. Ringrazio il poeta Flavio Rapetti (Cante Skuye) per la stima e per l'invito a far parte del bellissimo blog da lui creato. "Come l'acqua sui sassi" nome che scolpisce, piano e costante, instancabile. Sentito. Ringrazio inoltre tutti i lettori.

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