Notte insonne che mi riempi di misteri … notte piena di pensieri
Adagiati tu stanco della vita che ti stanca … adagiati su quel lontano nido che ti manca
Spegni il pensiero e ascolta il silenzio … spegni il cervello fallo propizio
Lento è il tuo sonno che non vuol dormire … In questa notte mi vieni a cercare
Chiudo i miei occhi senza guardare
Senza sentire senza dormire
Poco il mio tempo accanto a Morfeo
Poco il tuo tempo caro Proteo
Sento la spalla intorpidire
E da questa vedo te … uscire
Come se fossi rugiada spumosa
Mi salutasti ti salutai … nello stupore … più forte che mai
Quattro parole tu mi dicesti
Sentendo di doverle tenere per me
Ben per tre volte lo ripetesti
Vivente il mio brivido rispose così:
Ciao … Flavio !..
va bene Amore … va bene Amore … va bene Amore
Per ben tre volte come a giurarlo,
per confermare che il tuo sussurro fosse di auspicio
ai quei pensieri ridondanti misteri.
Poi come neve ti disciogliesti
Restando lì in quel nido lontano
A bocca aperta … ad occhi aperti
Come un bambino sognante ma adulto
Capendo perciò che sogno non era.
Apparizione potente e presente
Mi hai ascoltato … io ti ho cercato
Eccoti qui … ti ho ritrovato.
01/07/2020
G.R.R.
Lo stupore diventa emozione pura, congiunzione nel buio che rivela la presenza
mai lontana, mai lasciata. Bellissima poesia dialogo, come lo è l’unione che continua anche in una diversa dimensione, perché voluta dal cuore.
Commossa <3
Cara Rita commosso sono io che attraverso il tuo commento, mi appare gioioso sapere che arriva al cuore, la mia modesta parola in poesia. Flavio mi è apparso davvero ieri notte ad occhi aperti, ed è stata una sensazione davvero impetuosa e potenete. Un segno che lui è sempre presente e che mi è vicino in questo momento per me difficile e quasi impossibile. Grazie Rita