Tesori magri

Le cinque candele, Marc Chagall

Le grucce vuote e lisa la carezza

in realtà dita colme di tesori

magri che ballano sulla mia testa.

Il polso steso, un sogno immobile

di vetro e dai vialetti

l’erba cresciuta, e se guardare basta

il tutto è qui ma non si va

più in là di un cerchio scomodo

e macchie di bellezza crepitanti.

In questo abbaglio del mancare

il buio ti mangerà mia ombrosa

e non avrai più gambe,

nei quadri di Chagall la luna è sola

i fili non raffigurati

e il derma che si libera di te.

Se un crescendo non fosse,

cos’altro?

Pubblicato da Rita Stanzione

L'arte apre scenari illuminanti, ci porta in uno spazio difficilmente sondabile con altri mezzi. La poesia, segno che s'imprime, è una delle porte per le profondità. Permette di osservare e raccontare in un modo speciale il mondo che ci contiene e il mondo che portiamo dentro. Ho alla base una formazione pedagogica, completata da studi in campo scientifico: dall'homo educandus sono passata alla botanica, all'entomologia, alla meraviglia della vita che scorre "silenziosa" nella cellula. E ho colto in ogni essenza la stessa ordinata magia e lo stesso caos di energia che ubbidisce al disegno della natura. Il mistero del flusso instancabile, l'istinto e l'aderenza allo stesso progetto , lo sboccio e lo sfiorire, il ritorno. Avrei potuto essere aria e permeare ogni oggetto; non potendo, lo rielaboro dai sensi e dalla scrittura, non trascurando elementi fantastici; poesia per me è anche osare e sperimentare nuove forme per dare spazio al pensiero. Ringrazio il poeta Flavio Rapetti (Cante Skuye) per la stima e per l'invito a far parte del bellissimo blog da lui creato. "Come l'acqua sui sassi" nome che scolpisce, piano e costante, instancabile. Sentito. Ringrazio inoltre tutti i lettori.

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