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Sono morta domani,
un giorno normale,
tornavo dalla spesa per la mia famiglia
piena di borse, salii in ascensore
lasciai le prime sporte in casa,
quella casa fatta di due figli e un marito
— tremavano da tempo per me —
tremavano di un tremore
che io non conoscevo
perchè concentrata
a raccontare cos’è la vita al di là
al di là della vita,
della vita normale,
nel nome del popolo,
nel nome di tutti i popoli,
le mie parole scorrevano
sui fiumi di carta
mi portarono a Mosca.
…
L’ascensore scendeva
plumbeo contorno
odore di grasso
rumore, fili d’acciaio sospesi
veloci scendevano
in un pozzo profondo
in un oblio lontano
lontano dal mondo
vicino al popolo
vicino alla gente
che ancora mi ama.
…
Sono morta domani,
un giorno normale.
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Cante Skuye
Un tributo toccante, in ogni parola…dovuto, a una
grande personalità il cui coraggio è un grande esempio
per l’umanità…la vita data per la vicinanza all’Uomo,
la libertà d’informazione, la trasparenza, la dignità che porta
ad opporsi ai regimi. Grazie, Poeta.
Grazie a te Rita che sei sempre così attenta
ad ogni particolare.
Ho imparato nella vita che è nei particolari
che si dimostrano le persone.
Questo tuo commento è testimonianza di aver
fatto uno sforzo per capire fino in fondo
da dove nasce la poesia e dove si inerpica.
La poesia cerca di lasciare un messaggio,
cerca di far rivivere istanti,
che altrimenti andrebbero persi.
È poi nella sensibilità del lettore identificarli,
approfondirli e capire da dove nasce e capire
così il suo scopo primario:
scatenare la curiosità di conoscenza di fatti, di emozioni,
di sogni, di aliti di vento …sottopelle.
Grazie!
La lapide di Anna rappresenta un giornale crivellato dai proiettili, segno del suo grande impegno per la scoperta della verita. Nessun rappresentante del governo russo vi partecipo.